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Non vedente, Mirella non può scrivere; lascia incisa, però, la sua voce su alcune cassette, il cui contenuto è trascritto nelle pagine che seguono.
Il Signor Luigi Mauro, tuttora vivente, accompagna Mirella dai quattordici ai venti anni; la incontra tutti giorni per la catechesi, la preghiera e la lettura del Vangelo. Ricordiamo che Mirella, fino ai quattordici anni, conosce di Gesù quello che conoscono tutti i ragazzi del catechismo e le preghiere insegnate dalla mamma, soprattutto dalla nonna materna, che è morta.

Intervista

Rilasciata durante la Messa domenicale nella chiesa madre di Taurisano. Mirella viene accompagnata dal signor Luigi Mauro di Taurisano che pone le domande e registra l’intervista. Per esigenze tipografiche, le domande di Luigi Mauro sono in grassetto.

Da nove anni è incominciato il mio malessere, ho subito l'intervento alla testa che mi ha rovinato la vista. Quest' intervento mi ha costretta a stare sempre a letto, quasi. Durante questa malattia ho visto molte volte Gesù, forse è stata un' immaginazione, ma io l' ho visto veramente. E’ stata una cosa reale, ho visto il Signore e dentro di me è nata una grande fede; questa fede però l' avevo anche da piccola, perché avevo la vocazione di farmi suora. Adesso che sto a letto, però, penso di compiere anche il compito che ha una suora, penso anch' io di essere una suora missionaria. Vorrei che io, ah!, forse, però, con voi, con tutti voi, vorrei essere in mezzo a voi e aiutare la gente che sta tanto soffrendo. Però io non posso: posso aiutare solo con le mie preghiere, è tutto quello che posso fare. Dentro di me è incominciata una vita nuova, una vita che sa di tutto, però, e che noi abbiamo tanto bisogno, sento sempre il fervore di pregare Gesù per tutti.
Ascolta Mirella, cosa vorresti tu dalla vita, adesso così come sei?
Io non vorrei niente, cioè non è che preferisca………. Il malato è chiaro che vuole tornare a stare bene; ma non è che preferisca tanto.
Tu conosci un po’ il mondo esterno? L'hai conosciuto? Come credi che sia adesso?
Beh! Il mondo esterno adesso, come sento, non mi sembra un mondo giusto, un mondo fatto per bene, tanto per i giovani…non lo so per i giovani…… non mi sembrano tutti perfetti; cioè non che non siano perfetti dico, ma spiritualmente sembrano come dei cavalli che corrono senza nessuna mèta, invece vogliono prendere il mondo con le mani; invece non è possibile, bisogna avere fede dentro di noi per tutto quello che è essenziale. L'importante è Gesù che manca ai giovani di adesso. Noi pian piano non (?) dobbiamo pensare che soltanto la vita attuale è importante ma dovete pensare che col passare degli anni si diventa grandi e anche dovete mettere al mondo la famiglia normalmente, manca loro la cosa più importante (che spesso è anche) la fede. Voi giovani non dovete andare a Messa solo per dovere, lo dovete fare perché dovete vivere le Parole del Vangelo dette da Gesù. Gesù ha detto soprattutto che è stato l'insegnamento per me, è stato importante che ha lasciato "amatevi l'un l'altro come io ho amato voi", noi ci dobbiamo amare l'un l'altro voi non sapete come è importante per noi ammalati sentirci voi accanto vicino a noi: abbiamo tanto bisogno. Anche se non possiamo vedervi, possiamo sentirvi e abbiamo tanto bisogno delle vostre parole, di sentirci qualcuno sano vicino a noi perché voi non dovete metterci da parte, non dobbiamo essere esclusi dalla vita, perché noi siamo ammalati (no), voi dovete fare tutto il contrario, allora dobbiamo amarci l'un l'altro e dovete essere anche……
Mirella, tu hai detto che voi ammalati vi sentite soli.

Tu hai questa impressione?
Certo!
Perché?
Perché ci sentiamo soli non so, nel senso che noi, stando così a letto, non siamo nel mondo esterno e pensiamo che c'è nel mondo del menefreghismo per noi, e ci sentiamo tanto, tanto soli.
Ma viene mai qualcuno a trovarti?

Nelle visite, di che cosa parlate, che cosa dire?
In queste visite non è che si dica di molto. Si parla di com'è che stia a letto, della sofferenza, non è che si parli di qualcosa d'importante; io cerco sempre, a tutti quelli che vengono, di parlare della mia missione, quello che avrei fatto se sarei stata bene, ma, purtroppo c'è gente che non la comprende.
Hai detto che volevi farti suora.
Certo
Anche la preghiera per te è un po’ il cibo quotidiano.
Sì, io prego per tutti, non soltanto per me, prego per tutti ! E con questo io voglio dire che, io penso che, con questo posso aiutare la gente, solo con le mie povere preghiere. Non ci sono solo io che soffro, ci sono tanti ammalati peggio di me. Perciò dico, ci sono tante persone che hanno un piccolo mal di testa e rimproverano il Signore: proprio a me dovevi dare questo mal di testa? O un raffreddore. Cosa possono dire quegli ammalati che soffrono più di me? Che magari io, non lo so, non ho la vista, ma ci sono tante altre persone che, tanti altri ammalati che, oltre a non avere la vista, non hanno neanche la parola. E sono persone cioè ormai per loro la vita è come se non fosse niente.
Io vedo qua alcune tue amiche, che cosa fate, cosa vorresti che ti facessero, che ti dicessero?
Le mie amiche vengono a leggermi qualche brano, qualche cosa, loro mi chiedono cosa voglio che mi leggano, ma io chiedo soprattutto la vita dei Santi, anche se mi dicono che ci vuole qualcosa per cambiare, ma io voglio soprattutto sapere della vita dei Santi.
Mirella, tu hai detto che hai visto il Signore.

Come? Quando?
Ho visto il Signore quando sono stata ricoverata a Brindisi. Quella mattina mi sentivo un po’ male. Dopo aver fatto colazione, mi misi a letto, e tutto ad un tratto i miei occhi si aprirono e vidi una luce che man mano si faceva sempre più splendente. In questa luce vidi il Signore, lo vidi così come lo misero sulla croce e mi disse : "Mirella, perché mi invochi sempre, perché mi chiami? Io dissi: " Mio Gesù, mi chiedi perché ti chiamo?. Ti chiamo perché Tu mi facessi la grazia di stare bene" E Lui mi disse: "Si Mirella, la grazia te la farò, ma tu mi devi promettere una cosa". Io dissi: "quello che vuoi, Signore, sono a tua disposizione". E Lui mi disse: " Io ti faccio stare bene, ti faccio guarire, però tu devi diventare suora, me lo prometti?". Io risposi di sì, ma poi adesso penso che suora, il Signore voleva dire missionaria in questo modo, cioè per fare preghiere per gli ammalati.
E poi,  non l'hai più visto dopo quella volta?
Sì, l'ho rivisto altre volte, però queste altre volte non è che mi abbia parlato. Ecco, una volta mi ha detto soltanto di andarlo a visitare. Questa è una cosa che faccio, non dico tutti i giorni. Ma quando mi sento bene, ne approfitto di quei minuti per andare a Galatone; che poi mi dicono, perché, come ripeto non vedo, mi dicono che la cattedrale è molto bella e anche bello è il Signore.
Lo hai visto in faccia, com'era?
Come è stampato nelle figurine, e così non lo so neanche io descriverlo, perché sono dei minuti che non si pensa a nient'altro. E ti senti il cuore pieno di una grande gioia. E ti senti priva di tutto, cioè non hai il coraggio o la forza di dire quelle grazie che magari vuoi cercare, che negli altri minuti chiedi, ma in quei momenti non ti viene nient'altro in mente, solo parlare. E poi, una volta che lo rividi, volevo stringerlo ma poi Lui mi lasciò.
E poi basta?
Sì. L'ho visto altre volte; però non mi ha mai detto niente. L'ho visto anche la vigilia di Pasqua, ed ho visto tutta la sua Passione, tutto quello che gli hanno fatto prima di morire, ed è stato tanto brutto, che davvero ho pensato che solo al pensiero ti viene da piangere. Cosa hanno fatto al mio Signore! E noi dobbiamo pensare quanto ha sofferto il Signore per noi. Quanto ha sofferto, eppure anche Lui disse: "Padre, se puoi, allontana da me questo calice”, però anche Lui disse “sia fatta la Tua volontà". Noi dobbiamo prendere pure questo esempio, non dobbiamo volere una grazia e pretendere di riceverla subito. Quanto è duro poter scavare una roccia, così è anche duro avere una grazia. Bisogna sempre pregare per avere una grazia. Non è che se non riceviamo una grazia noi dobbiamo dire che non esiste nessuno, e che non c'è il Signore; no, questo non lo dobbiamo dire mai, perché non è vero: il Signore c'è.
Questa sofferenza Mirella ti rattrista (domanda posta da Rosaria Perrotta)?
No, per niente.
Perché Mirella (Rosaria)?
Perché io penso che il Signore ha dato ad ognuno di noi un dono. Allora penso che il dono per me è stato la sofferenza. Anzi, penso che io lo debba ringraziare il Signore.
Mirella, hai qualcos'altro da dire? Vuoi……..
Voglio rivolgere un appello, una richiesta soprattutto ai giovani e alle persone che non conoscono Gesù. Di avvicinarsi a Gesù, e di conoscerlo e di mettere in vigore la fede, perché è quella che è della nostra sostanza. E poi vorrei dare un saluto a chi viene a visitarmi, a chi prega per me e a chi mi vuole bene e un po’ a tutti.
Anche al parroco.
Al parroco di Taurisano, al Vescovo e a tutti i componenti della Santa Chiesa.

Intervista

Registrata da Lina Stefanelli, ex infermiera dell’ospedale di Casarano.
Mirella apre con una dedica alla stessa signora Lina la quale, con perizia, riesce a iniettarle delicatamente le flebo, mentre altri infermieri trovano difficoltà.

La felicità è nel cuore…..ma non temere, la gioia che credi di aver perduto troverai e mai più perdere la potrai. E' duro soffrire, ma Gesù prima di noi è salito sulla Croce per dimostrare che anche da lassù dobbiamo amare. E anche da lassù, dalla Croce, la nostra vita dobbiamo dare. Insomma, sorella mia, anch'io sono ferita come te, anch' io sono impedita di mangiare, di bere; però ne vale la pena, la Madonna Addolorata che è ai tuoi piedi inginocchiata ogni momento consola il tuo lamento, prende le tue mani e ti fa la valle del cielo, patria tua eterna. Ora vorrei dirti tante parole, ma tante lacrime scendono nel cuore, però dobbiamo essere ancora come Gesù, eroi dell'Amore, e Lui non ci abbandonerà mai più.
Senti Mirella, dimmi un po’, è Gesù o la Madonna che dice queste parole per mia nipote?
Mi dice tutto la Mamma Celeste, ne vale la pena, perché, aggiunge la Santa Vergine: “Quando verrai, me troverai che con le braccia aperte ti aspetto con un amore che non avresti mai potuto sentire”.
Senti, se è lecito sapere, vivrà a lungo o continuerà a soffrire? Oppure smetterà di soffrire?.
Secondo me, dipenderà molto dalla fede che dimostrerà in Dio; e Dio a lei non chiederà altro che la preghiera, la fiducia, la fede. Questo mi dice che la poterà e la spaccherà da questo mondo, perché lei è una stella nel cielo più buio, e c'è bisogno di tante stelle, perché devono illuminare questa oscurità.  E la Madonna a lungo, insieme al Padre eterno, risarcirà.
E anche su questa terra si servirà di lei?
Certo!
Quindi la Madonna la farà star bene, affinché lei possa essere di aiuto nei confronti del mondo?
Certo, certo!
Grazie, puoi dirmi una preghiera che si addice a lei? Così io la sto registrando e lei pregherà con questa stessa preghiera.
Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, Madre della luce,
Gesù, giglio della convalle e pacifico.
Virgo Maria, prega e glorifica in noi soprattutto la grazia alla disgrazia (?????) con noi e per noi c'è Gesù, per noi e per tutti.
E Tu Mammina, secondo le intenzioni del Padre, che Tu Mammina delle perle conosci meglio di noi, Cuore Immacolato e Addolorato di Maria colmo di bontà, prega per noi mostra a noi il tuo nome e per sempre benedicici e raccoglici nel Tuo cuore.
Tu che sei Mamma, a te affido Maria Grazia, più che madre che offri per tutti noi.
 
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
(Mirella recita ora la coroncina alla SS. Trinità o della Divina Misericordia)

Continuiamo a pregare Gesù con il cuore, con la certezza che saremo esauditi, perché l'ha detto Gesù. Il nostro cuore, il mio cuore ora mi dice che sarà anche lei a gridare “alleluia” al Signore, per la gioia che avrà per la sua guarigione e, se no, renderemo ugualmente lode al Signore, perché Egli ci ha detto che “qualunque cosa chiederete al Padre mio, nel mio nome, Egli ve la concederà” e vicino a noi per sempre Gesù resterà. Amen

A te rivolgo queste mie parole: prego tanto per me il Signore, affinché possa sempre darti la gioia di vivere, di esistere e di amare. La gioia di poterti un giorno trovare davanti al Creatore, nell'assemblea dei Santi. Ora voglio dedicare a te una preghiera. Scusami se non é a te gradita, ma è scritta con il cuore. Allora, Maria Grazia, la dedico solamente a te e alla Santa Vergine Maria. Affido coloro che tu porti nel cuore, amici e nemici, coloro che Gesù ti ha affidato ed amato.
O Madonna Immacolata
per noi prega il Signore buono,
poiché siamo in tanto duolo.
O gran Madre del Signore,
tu sei la Madre nostra,
che converti i peccatori,
che consoli i nostri cuori,
la Regina sei del cielo,
non soltanto del cielo,
sei Regina Immacolata,
ma della terra martoriata.
Pace infondi nei nostri cuori,
Tu che sei la vera Madre,
scansa noi da ogni periglio,
apri il cuore Tuo di giglio,
che per tutti è pien d'amore,
quell'amore che ci salva
e ci conduce verso il cielo,
noi preghiamo con più zelo
nostro Padre, Dio d'amore. Amen.
Grazie, Mirella.
Niente.
A te Mirella, se vuoi mandare un messaggio per i giovani, in particolare per mio figlio.
Carissimi giovani, anche nel dolore più grande, anch' io vivo nella giovinezza e capisco quello che comporta gli sforzi e i sacrifici che si devono fare per poter rimanere sulla retta via. Ma c'è Maria che ci guiderà, che vi guiderà, che a voi farà, oltre che da guida, anche da Madre e Lei stessa vuole avere la gioia di prendervi per mano, perché vuole che insieme seguiamo le orme del suo Figlio Gesù. Orme ben visibili, perché ognuno di noi dovrà vedere un giorno il volto del Padre e gridare in cielo “alleluia” al Signore. Io ho vent'anni e veramente vivo nel dolore più grande. Il Signore mi ha dato la gioia di chiamarmi accanto per Lui e a soffrire insieme a Lui, perché per Gesù, il compagno di viaggio fu il Cireneo, per noi è Lui stesso che si fa l'amico del cuore, che porta insieme a noi la Croce e addirittura ci ha fatto il dono più bello: l'incontro con Maria, la mamma più buona che esista al mondo, in questa vita e in quella eterna, dove, rifugiandoci nel cuore suo, potremo ritrovare la gioia che cerchiamo.
Io ho imparato da Lei ad amare, anche se non lo so ancora fare. Però il mio desiderio più grande è quello di soffrire e offrire per Gesù, che è in cielo. L'uno, dice Gesù, sarà scambiato col cento, quindici (???) volte tanto, quindi ricambiamo quest'amore.
La Mamma piange lacrime di dolore: cerchiamo di darle un po’ di gioia con il nostro vissuto, offrendo a Lei il nostro passato, anche se da tanta miseria è stato macchiato. Lei ci difenderà davanti a Dio fino all'ultimo momento.
Ora voglio supplicare per voi e per tutti la Santa Vergine Maria, con una semplice preghiera che non so se a voi piacerà.
"Cuore immacolato e addolorato di Maria, colmo di bontà, mostra il Tuo cuore verso di noi. La fiamma del tuo cuore, o Maria, scenda su tutti noi. Noi che amiamo immensamente, illumina tutti noi del vero amore, così sentiamo il bisogno di Te. O Maria di soave ed umile cuore, ricordati di noi che siamo nel peccato. Tu sai che tutti gli uomini peccano: donaci di essere guariti da ogni malattia spirituale. Fa’ che sempre possiamo guardare alla bontà del Tuo cuore materno e che ci convertiamo per mezzo della fiamma del tuo cuore. Evviva  Maria.
La Santa Vergine Maria, dopo aver meditato e pregato il S. Rosario, dice: "Figli miei, imparate da me, venite alla scuola della mia grazia, Dio Padre ve ne farà dono. Amate tanto l'umiltà e sarete i piccoli di Dio. Amate l'amore; amate chi non è amato e piange per amore e per questo è finito sulla Croce e ci salirebbe ancora. Chissà se lo sarà necessario; non temete, perché ci sono io accanto a voi, io sono la vostra mamma.
E’ quello che vi raccomando: di pregare incessantemente perché oggi, in quest'era, ogni preghiera rivolta al Padre eterno sarà esaudita. Amen