Home Attività Parrocchiali Liturgia Domenicale XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) - 04-12-2018

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) - 04-12-2018

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Prima Lettura

Ascolta Israele: ama il Signore tuo Dio con tutto il cuore.

Dal libro del Deuteronòmio (Dt 6,2-6)

Mosè parlò al popolo dicendo: «Temi il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni. Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica; perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto. Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore».


Salmo (Sal 17)

Ti amo, Signore, mia forza.

Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.


Seconda Lettura

Egli, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta.

Dalla lettera agli Ebrei (Eb 7,23-28)

Fratelli, [nella prima alleanza] in gran numero sono diventati sacerdoti, perché la morte impediva loro di durare a lungo. Cristo invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore. Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli. Egli non ha bisogno, come i sommi sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso. La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento, posteriore alla Legge, costituisce sacerdote il Figlio, reso perfetto per sempre.


Vangelo

Amerai il Signore tuo Dio. Amerai il prossimo tuo.

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 12,28b-34)

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c'è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.


Per pregare, dopo la Santa Comunione (Preghiera di Averardo Dini)

«Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v'è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore e con tutta la mente e con tutte le forze e amare il prossimo come se stesso vai più di tutti gli olocausti e i sacrifici» (Mc 12,32-33)

Ogni mamma ama il suo bambino
ed anche se è fuori casa
porta sempre negli occhi la sua immagine,
negli orecchi c'è sempre il suono delle sue parole
e in tutte le cose che sono nella casa
vede le impronte
della mano del suo bambino.

Fa', o Signore,
che anch'io ami te
così da avere sempre
nel cuore e negli occhi
l'immagine del tuo volto
e negli orecchi il suono delle tue parole.

Fa', o Signore,
che anch'io ami te,
vedendoti presente con le tue impronte
nel volto di chi mi è vicino,
nella fatica che vedo affrontare,
nel sorriso di chi mi passa accanto,
nella sofferenza che condivido,
nel profumo dei pini lungo la strada,
nel fiore che è sbocciato nel mio giardino,
nella luce rosata del tramonto
che mi saluta augurandomi buon riposo
per la notte che sta per venire.

Fa' che tutto in me
canti sempre amore
e che altro per me
non abbia alcun valore.

Amen.

Ultimo aggiornamento ( Domenica 04 Novembre 2018 21:14 )